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Legge di stabilità, più facile cambiare la prima casa senza perdere le agevolazioni

Pubblicato da Dino De Filippo sopra 23 Novembre 2015
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Il passaggio parlamentare della legge di Stabilità sta riservando piacevoli sorprese ai proprietari di casa. Dopo l’esenzione per gli ex coniugi e per chi dà la casa in comodato d’uso ai figli, arrivano anche novità per quanto riguarda i benefici per l’acquisto della prima casa. Chi infatti decide di cambiare la prima abitazione potrà farlo senza perdere le agevolazioni anche se è in possesso del vecchio immobile, sempre e quando alieni quest’ultimo entro un anno.

La nuova legge di stabilità che ha avuto il sí del Senato e che a giorni dovrà arrivare alla Camera prevede infatti che sarà più facile cambiare la prima casa per chi l’ha acquistata con il bonus fiscale senza perderlo a causa del trasferimento. L’acquirente potrà comprare un nuovo immobile con le agevolazioni tributarie anche se è ancora in possesso del vecchio, purché questo sia alienato entro un anno.

Chi acquista un’abitazione che ha la caratteristiche di prima casa può oggi usufruire di un’aliquota agevolata del 2% per l’imposta di registro e di imposte ipotecarie fisse. Con la nuova normativa chi è già in possesso di un’abitazione acquistata con i benefici fiscali potrà acquistarne una nuova senza dover restituire i soldi allo Stato nel caso di acquisto di una seconda case purché la prima sia venduta o ceduta anche a titolo non oneroso entro un anno.

Naturalmente per usufruire delle agevolazioni il compratore dovrà rispettare le altre condizioni previste. In particolare:

il contribuente dovrà spostare entro 18 mesi la residenza nel comune in cui si trova l’immobile acquistato con le agevolazioni prima casa
l’abitazione acquistata in precedenza con l’agevolazione sia «alienata» (dunque ceduta anche a titolo non oneroso) entro un anno dalla data dell’atto del nuovo acquisto; la mancata realizzazione di questa condizione comporta la decadenza dell’agevolazione e l’obbligo di pagare la differenza d’imposta e la sanzione del 30%.

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